Maria Santissima Madre di Dio
Maria Santissima Madre di Dio

Maria Santissima Madre di Dio

1 Gennaio 2025

MADRE DI DIO

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. (LC 2, 16-21)
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Dopo aver celebrato il Natale del Signore, la Chiesa inaugura il nuovo anno affidando tutti noi alla maternità di Maria. Maria, Madre di Dio. Ci è voluto un Concilio Ecumenico (il terzo, quello che si è tenuto a Efeso nel 431 d.C.) per decretare coraggiosamente che Maria, essendo la madre di Gesù, Uomo – Dio, è Madre di Dio (Theotòkos). È scritto da qualche parte del vangelo che Maria è Madre di Dio? Sì. Mi ha sempre colpito il fatto che è proprio una donna, Elisabetta, parente di Maria, a proclamare con molto naturalezza: «A che cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?» (Lc 1,43). «Madre del mio Signore» sulla bocca di un’ebrea corrisponde a «madre di YHWH». YHWH è il nome impronunciabile di Dio. I teologi hanno impiegato più di 400 anni per arrivare ad ammettere una realtà così grande. Ma Elisabetta lo aveva già capito. Lei, una donna anziana, sterile, ma miracolata (era incinta di Giovanni Battista), ha un’improvvisa intuizione sentendo la voce di Maria che entra nella sua casa. Infatti, l’evangelista dice che, Elisabetta, sentito il saluto di Maria «fu riempita di Spirito Santo» (Lc 1,41). Lo Spirito Santo per mezzo di lei pronunciò quelle parole! Elisabetta dice anche il motivo di tale elezione: come mai Maria ha potuto diventare la Madre del Signore Dio? Perché «ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 1,45).

Ecco ciò in cui anche noi possiamo tentare di assomigliare a Maria: possiamo imitare la sua fede. Anche noi siamo chiamati ad ascoltare la Parola del Signore, ad accoglierla, a farla fruttificare in noi, nella nostra vita, nella nostra quotidianità. Dobbiamo lasciarci fecondare dalla Parola del Signore in modo da dare frutti di salvezza nella nostra vita.

Maria è maestra di vita interiore. Il vangelo di oggi ce la mostra in questo atteggiamento: «Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19). Gesù è stato partorito nella semplicità di una stalla, avvolto in fasce e posto in una mangiatoia. Il parto divino scatenò un tripudio di angeli in cielo e sulla terra. Gli angeli convocano i pastori e la moltitudine delle schiere celesti si scatena: «E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: – Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,13-14). Altro che fuochi d’artificio e botti di Capodanno! Qui cielo e terra si uniscono con grande fragore per lodare Dio e benedire con la pace tutti gli uomini. Infatti, il primo gennaio è anche la festa della Pace, quella che ci dona Dio…

E Maria, in mezzo a tutta questa esultanza, cosa fa? «Custodisce tutte queste cose, meditandole nel suo cuore». Accoglie tutto, assimila tutto. La gloria di Dio e la pace. E le tiene nel suo cuore. Il suo cuore era sempre riscaldato dall’amore di Dio, perché Lei accoglieva tutti gli avvenimenti e vedeva in essi il compimento della volontà del Signore. Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore! L’evangelista Luca riporta le stesse caratteristiche della Madre di Dio anche quando le azioni di Gesù non erano molto chiare e comprensibili per una madre (e per un padre!). Quando Egli se ne va per i fatti suoi, senza avvisare i genitori. Il vangelo dice che, poi, ritrovato il figlio, la famiglia ricomposta torna a casa e prosegue la sua normalità e «sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore». Impariamo da Maria a interiorizzare e custodire nel nostro cuore non solo le gioie della vita, ma anche le difficoltà e i dolori, in modo che, sempre, lo Spirito Santo possa riscaldarci con la sua presenza nascosta e discreta.

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